L’Assemblea nella seduta del 13 ottobre ha eletto Componenti del Consiglio Direttivo: Malizia Antonio,Melillo Lucrezia,Scaglione Chiara,Tropiano Mario,Zecchillo Francesco.
Successivamente il Consiglio Direttivo in pari data ha eletto Presidente Malizia Antonio e Vice Presidente Avv.Francesco Zecchillo.
Segue il discorso di insediamento del Presidente:
Care amiche e cari amici
Sostenere le fragilità, qualsiasi esse siano, è sempre stata la mission di Anteas Trani, una realtà che ho contribuito a fondare oltre undici anni fa con il sostegno di Raffaele Caprio,attuale Vice Presidente Nazionale,sul cui esempio mi appresto a diventare il nuovo presidente.
Si tratta di un incarico che inorgoglisce e emoziona, voglio però essere molto chiaro sul prossimo impegno per l’associazione.
Il mio compito sarà quello di essere un attrattore di fiducia per costruire relazioni trasparenti e oneste tra i soci, per questo mi considero un vero e proprio traghettatore affinché il gruppo diventi sempre più unito.
Desidero infatti dare il mio contributo affinché l’Anteas possa essere una comunità inclusiva, aperta al confronto e all’armonia tra i suoi aderenti e simpatizzanti.
L’Anteas Trani deve essere prima di tutto una famiglia, in cui supportarsi e sostenersi nei momenti difficili.
L’attuale pandemia è una dura prova per tutti, soprattutto per chi, come me, vede nell’associazione una casa sempre aperta al prossimo.
Averla vista vuota nei mesi scorsi è stata per me una grande sofferenza.
Tuttavia, nonostante tutto, proprio quella tristezza è stata la carica per ripartire.
L’Anteas Trani, anche in pieno lockdown, ha testardamente continuato a offrire i suoi servizi, partendo come sempre dalla rilevazione dei bisogni emersa con lo sportello sociale, diventato per l’occasione virtuale.
È stato proprio dal suo ascolto che è nato il progetto del telefono amico, gestito con grande cura dalla nostra psicologa.
L’iniziativa si è rivelata un prezioso aiuto per tutte le solitudini e fragilità che la pandemia ha notevolmente acuito.
Anche i mesi estivi hanno visto l’Anteas Trani protagonista con un progetto di arte-terapia all’aperto, un’ulteriore occasione per rielaborare le sofferenze a cui l’attuale situazione ha esposto tutti noi.
Ora è arrivato il momento di tracciare ulteriori percorsi per l’associazione, definire nuovi progetti con l’obiettivo di rafforzare e accrescere il gruppo con un occhio sempre attento ai rapporti intergenerazionali, il cuore più intimo dell’Anteas.
Per questo motivo il mio intento è quello rendere l’Anteas Trani un ente accreditato per il Servizio Civile Nazionale, un’opportunità fondamentale per aumentare il numero di giovani interessati alla partecipazione nelle attività associative.
A questo proposito si incrementerà la collaborazione con le Università di Bari e Foggia per lo svolgimento di attività di tirocinio per gli studenti universitari interessati.
Tra le iniziative che verranno sviluppate insistono progettualità di alfabetizzazione digitale, la creazione di un osservatorio sul volontariato e il Progetto pilota “Anagrafe sociale territoriale sul Covid, in rete con il Centro Studi SUNAS IRIS Socialia 9, il Comune di Trani, il CSV “San Nicola” di Bari,istituzioni e realtà associative del territorio per rilevare i nuovi bisogni sociali emersi nella popolazione a seguito della pandemia,l’attivazione dello sportello psicologico del quartiere “Piazza Gradenico”nelle vicinanze dell’associazione Anteas Trani.
Il mio desiderio è che tutti i giovani che si affacceranno nella nostra casa del volontariato possano diventare nuove” antenne sociali “in grado di individuare le fragilità presenti del territorio e proporre iniziative che contribuiscano alla loro diminuzione.
Per queste iniziative sarà fondamentale avvalersi di un rinnovato rapporto con le istituzioni presenti sul territorio, FNP/CISL e con le altre associazioni. lLa realizzazione di una rete dell’inclusione sarà importante per rendere Trani una città sempre più attenta alle esigenze del terzo settore.
Parafrasando una famosa frase di Cesare Pavese, una città vuol dire non dover mai essere soli. Per questo, una realtà associativa come l’Anteas Trani deve essere un faro dell’accoglienza, in grado di unire le solitudini, le fragilità e trasformarle in un avamposto del bene comune.
Fraternamente, Antonio Malizia